Let the revolution begin!, James/Ted

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» Posted on 12/2/2011, 15:22
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« Ted Lupin »
Membro dell'Ordine della Fenice
C'era una cosa che, per quanto provassi a bandirla dal cervello, dopo svariate ore di ronda notturna e di riunione dell'Ordine, non riuscivo proprio a scacciare. Quella cosa era il sonno, che mi tampinava ogni singola sinapsi nell'attesa che cadessi a terra addormentato, magari giù sull'asfalto di qualche città Babbana. Uno spettacolo a dir poco strambo, ma l'avrei davvero fatto, se non avessi avuto l'urgenza di andare prima a Hogsmeade per le ultime cose da sbrigare. In primis, dovevo sapere di più riguardo gli avvenimenti degli ultimi giorni, e in secondo luogo dovevo anche parlare con James. Tutti quegli strani movimenti che stavano verificandosi cominciavano a metterci tutti un po' sulle spine, io per primo ero piuttosto teso. Per questo avevo una mezza idea da attuare con James, e sapevo che lui, da leader nato e casinista com'era, mi avrebbe seguito a ruota -anche se avevo tutta la disapprovazione di una marea di gente, ma a me, personalmente, non importava. Ci mancava solo che fossero impreparati a difendersi, a quel punto avremmo dovuto mettere più di metà Ordine alle dipendenze della scuola per essere sicuri che non accadesse niente di più strano di quanto non si fosse già verificato.
Dunque, ero lì ad Hogsmeade grazie ad una rapida Smaterializzazione che mi aveva visto atterrare direttamente di fronte alla Stamberga Strillante. Lanciai un'occhiata di disappunto alla vecchia casa abbarbicata sulla collinetta, che manteneva ancora la sua aria spettrale nonostante ormai in molti sapessero che lì dentro non c'era che uno spesso strato di polvere e mobili cadenti. Quel giorno tirava vento, così sollevai la sciarpa sul mento, incamminandomi per il sentiero conosciuto del paese. Avevo inviato a James un gufo, un po' di tempo prima, giusto per sapere quale fosse il suo primo finesettimana a Hogsmeade. Ci eravamo accordati per vederci ai Tre Manici di Scopa, poiché tra l'altro avevo un bisogno disperato di confusione, il silenzio mi avrebbe invogliato al sonno, il che non era esattamente allettante, a meno che non volessi crollare su un lurido tavolo della Testa di Porco.
Il pub era ovviamente gremito di studenti che ciacolavano amabilmente, chi delle ultime lezioni, chi della partita di Quidditch imminente e chi ancora di quanto quella settimana l'avesse sfinito. Mi era sfuggito un sorrisetto alla lamentela di una giovane Hufflepuff seduta non molto lontano dalla porta. Un rapidissimo sguardo mi fece notare che la testa scura di James non era ancora al pub. Mi sedetti in uno dei tavolini in fondo, un angolo caldo e comodo, dove mi raggiunse la sorridente barista. Con la promessa di un'Acquaviola piccola a breve, mi sedetti più comodamente sulla sedia, in attesa del caro cugino acquisito.

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´piccolapeste¸
» Posted on 13/2/2011, 10:15




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James Sirius Potter -- Capitano della Squadra di Quiddich.
James aveva ricevuto un gufo da Teddy, che chiedeva di vederlo. Da quando lui aveva lasciato Hogwarts, erano rimasti solo lui e Fred come casinisti, ma a suo tempo anche Ted aveva fatto la sua parte, e per James era diventato quasi un modello da seguire. Il gufo gli aveva dato la lettera e poi era volato via, in un batter d'occhio, Teddy diceva che voleva vedere James, e anche con urgenza. Cos'era successo? Aveva notato che in questo periodo e prima Ted trascorreva molto tempo con suo padre, e James non sapeva nulla. Che stessero organizzando qualcosa? Non lo sapeva. L'incontro era ai Tre manici di scopa, di sera, quindi avrebbe dovuto di certo utilizzare un passaggio segreto, magari uno sicuro, visto che non voleva arrivare da Ted pieno di lividi. Si vestii velocemente e poi uscì dalla sala comune, per poi avviarsi verso il passaggio controllato, aveva portato con se delle strane cianfrusaglie che aveva comprato ai Tiri Vispi Weasley, per darli al guardiacaccia, mentre lui si infilava nel passaggio segreto e controllato, che conduceva dritto ad Hogsmeade. E il suo piano funzionò. Dopo aver attraversato un tunnel scuro si ritrovò proprio ad Hogsmeade, che gli sembrava più triste del solito. Entrò ai tre manici di scopa, dove alcuni studenti si alzarono per andare ad abbracciarlo, oggi James aveva vinto la patita di Quiddich.
Appena notò Ted suduto su un tavolino, si avvicinò per dargli una pacca sulla schiena. Teddy! esclamò James, raggiante.
 
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» Posted on 13/2/2011, 11:25
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« Ted Lupin »
Membro dell'Ordine della Fenice
Neanche mi ricordavo quante volte fosse sgattaiolato via dal dormitorio in compagnia dei suoi amici per farsi un boccale di burrobirra ai Tre Manici di Scopa, sapevo solo che più volte avevo creduto di essere sul punto di esser messo sul treno di ritorno. Ma fondamentalmente, non facevamo niente di male, se non bere e tornare poi attraverso il passaggio di Mielandia, giusto per riportare in Sala Comune un bel po' di dolciumi di tutti i generi. Era meglio ancora che andare in cucina, lì era troppo facile: gli elfi domestici mi avrebbero dato anche una loro mano se solo gli avessi detto di aver voglia di carne d'elfo. E non dubitavo certo che James avrebbe seguito le orme del padre, che certo non era stato un santo, forse aveva infranto più regole lui che tutti gli altri messi assieme.
L'entrata di Jammy venne inframezzata dagli abbracci gioiosi di alcuni compagni che si complimentavano per la partita. Era sempre stato bravo, James, d'altronde come il padre, che era stato un po' il maestro di tutti -senza nulla togliere a Ron, che in compenso cedeva più facilmente ai nervi-. Con James in squadra la vittoria dei Gryffindor era a dir poco assicurata, senza contare che non credevo ci fosse gente abbastanza brava da tener testa ai leoni. Avevo assistito ad una partita un fine settimana che mi trovavo lì a Hogsmeade per conto dell'Ordine, e non avevo potuto fare a meno di notare quanto fosse più bravo rispetto al resto della squadra. Sorrisi a quegli abbracci festanti, a suo tempo anche io li avevo ricevuti, e ammetto di aver adorato quei momenti di fama.
La mia acquaviola piccola era arrivata, e con essa anche James, che mi aveva mollato una pacca degna di uno parecchio più robusto di lui. Sorrisi, mollandogli a mia volta una pacca sul braccio.
« Jammy, ormai contavo di vederti a fine anno » scherzai, inarcando le sopracciglia « Cosa ti offro da bere, campione di Quidditch della settimana? »

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´piccolapeste¸
» Posted on 16/2/2011, 16:36




James Sirius Potter -- Capitano della Squadra di Quiddich Grifondoro.

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Aveva notato che suo padre gli mandava spesso sei gufi su come andava la situazione ad Hogwarts, voleva sapere un sacco di cose, persino quante volte andava in bagno. Harry Potter non era mai stato uno dalle tante domande, e se le faceva un motivo c'era sicuramente, e non era solo perchè ci teneva a suo figlio, perchè se no avrebbe fatte queste domande a Lily, James sapeva benissimo cavarsela da solo, e doveva badare a due fratelli più piccoli. Aveva decisamente bisogno di una pausa, suo padre lo stava stressando e Ted poteva dargli le risposte giuste alle domande che lo tormentavano da tempo. Ted gli sorrise, dandogli una pacca e chiamandolo con il solito soprannome che Ted gli aveva affidato: Jammy. Jammy, ormai contavo di vederti a fine anno, Cosa ti offro da bere, campione di Quidditch della settimana? scherzò lui mentre Jamie si sedeva davanti a lui. Grazie Teddy.. Una burrobirra per favore. sorrise James mentre si toglieva cappotto e sciarpa, la sciarpa era rigorosamente con i decori Grifondoro, era così orgoglioso della sua casata che faceva di tutto per mostrarla in qualsiasi momento, e in un bar pieno zeppo di studenti di Hogwarts era l'ideale. Ti vedo bene! sorrise, dopo essersi passato una mano fra i capelli, aggiustandoli. Ted era il suo secondo cugino preferito dopo Fred, e vederlo era sempre un gran piacere. Ma Ted aveva richiesto di vederlo anche con una certa fretta. Come mai? Cosa aveva di così urgente da dirgli? Forse era tutto collegato con la faccenda di suo padre? Beh, questo James non lo sapeva, ma sperava di scoprirlo presto.



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» Posted on 21/2/2011, 15:17
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« Ted Lupin »
Membro dell'Ordine della Fenice
Ciò che mi ci voleva di più era un letto comodo, i giorni di veglia li odiavo e, quasi quasi, riprendevo a invidiare gli studenti che si coricavano su quegli splendidi letti a baldacchino che ti offriva la scuola. Era quasi un insulto non utilizzarli per dormire, anzi, avrei quasi fatto una bella capatina attraverso la strega orba per un bel letto nella Stanza delle Necessità -che era sempre usata per qualcosa di più pratico, a buon intenditor-. Mi dispiaceva quasi avergli dato appuntamento per la sera, d'altronde chi apparteneva all'Ordine aveva già fatto in modo che chi di dovere stesse di guardia per fare in modo che non girasse gente strana attorno al perimetro della scuola. Ma mi sarei preoccupato più per Albus che per Jammy, che aveva non solo fortuna, ma anche abbastanza faccia tosta e bravura per non farsi scovare nel momento del bisogno. Mi premevano un sacco di domande sulle labbra, giusto per sapere come stessero tutti gli altri -lo ammetto, dovevo anche recare notizie, avevo detto che sarei andato in visita, ma senza specificare perché-. Sollevai una mano verso la barista per ordinare una Burrobirra, al che, quando ella si voltò, feci cenno verso James e sillabai la parola -sai mai, non volevo certo urlare-. Con l'acquaviola tra le mani, sorrisi, scuotendo il capo.
« Magari con otto chilometri di occhiaie in meno. Ma invece dimmi un po', come va ad Hogwarts? » aggrottai le sopracciglia, ero sicuro che Harry gli avesse fatto almeno un centinaio di volte quella domanda, ma d'altronde gli avvenimenti strani si dovevano notare dall'interno. Certo noi, che avevamo solo informazioni sparse e magari inesatte, potevamo mettere uno stato d'allerta alquanto effimero. E poi James aveva la stessa grinta del leader naturale che si ritrovava ad essere, certo a dirlo alla piccola Lily mi sembrava alquanto esagerato -anche se ero certo che avrebbe potuto stendere tutti noi con un Orcovolante ben piazzato come quello di Ginny-. Quella era sicuramente la mossa giusta, e non importava certo a quante regole si andasse contro, se di mezzo c'era la propria incolumità, o sbaglio?

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´piccolapeste¸
» Posted on 21/2/2011, 20:07




James Sirius Potter -- Capitano della Squadra di Quiddich Grifondoro.

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James era sempre stato considerato il più coraggioso fra i fratelli, il vero Grifondoro. Lily era una serpeverde e James (a malinquore) l'aveva accettato, Albus era forse un po' troppo timido e chiuso per alcune cose, ovvero difendersi e cose varie. James invece era sempre stato quello valutato al massimo, un Potter per eccellenza, anche se lui tutta questa responsabilità non la sentiva: li faceva solo quello che era giusto fare, difendeva i suoi amici e i suoi parenti perchè nel suo codice d'onore quello era scritto come giusto. Non lo faceva per sentirsi importante, ma solamente per far sentire importante gli altri. Ted indicò con la mano la barista e James scoppò a ridere, prima di fargli l'occhiolino, beh, fra cugini ce la si intende! Magari con otto chilometri di occhiaie in meno. Ma invece dimmi un po', come va ad Hogwarts? chiese, fissandolo. James fece un sorriso debole, aspettava quella domanda, oramai suo padre faceva solo domande del genere, e anche suo zio George a Fred. James giocherello per qualche secondo con la tovaglia del tavolo prima di rispondere, poi alzò lo sguardo verso quello di Teddy e disse: Ah dirtela tutta, Ted, nemmeno io so come vanno le cose.. si guardò attorno. Ho saputo che dei dissenatori hanno sfondato il bagno dei prefetti e quelli di Mirtilla.. appoggiò i gomiti sul tavolo. Non ho idea di chi ci sia dietro, ma di certo è qualcosa di più potente che le solite beghe dei serpeverde.. fece una breve pausa. Per non parlare di quello che è successo a Diagon Alley. continuò, fissandolo. Sicuramente ted sapeva del disastro a Diagon Alley, era uscito sul gazzettino qualche giorno fa. Arrivò la sua burrobirra e prese a sorseggiarla.



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» Posted on 22/2/2011, 15:08
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« Ted Lupin »
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James, assieme ai Weasley più grandi, era uno dei miei cugini acquisiti preferiti. O meglio, se i Weasley erano considerati come amici, Jammy apparteneva più alla categoria di parenti che non avevo potuto vantare di avere in quantità. Ero comunque affezionato a tutti i Potter più piccoli, a partire da Lily che, con grande stupore del mondo intero, era diventata una Serpeverde, al timido Albus, ma era troppo chiuso per adempiere al compito che avevo da riservare a Jammy. Da ragazzo coinvolgente qual era come me e i Weasley anni prima ero sicuro che anche il più timido degli Albus Severus Potter avrebbe aderito alla causa. Era anche ovvio il fatto che James si aspettasse la mia domanda, magari stavo anche diventando paranoico e monotono come d'altronde un po' tutti, ma non vedevo perché non ricevere le notizie in prima persona, prima di cominciare a parlare. Ad ogni modo, annuii grave, mentre mi spiegava gli ultimi, strani avvenimenti.
« Non sappiamo in realtà chi esattamente ci sia dietro. Ma stai certo, Jammy, che qualunque cosa sia è parecchio aldilà della magia di un comune studente. » i Dissennatori ad Hogwarts era l'unica notizia che mi mancasse a dare per fondate tutte le notizia. Una cosa agghiacciante e tremenda al tempo stesso, le ex guardie di Azkaban a gironzolare per il castello come a casa loro.
« É per questo che ti ho detto di venire. Naturalmente sai anche che noi dell'Ordine » abbassai considerevolmente la voce, per quanto il frastuono potesse coprire le nostre voci « Ci stiamo muovendo per scoprire chi ci sia dietro. Ma abbiamo bisogno che tu ci aiuti radunando un.. gruppetto di nostalgici ecco. Hai presente il vecchio ES, no? » non dubitavo neanche che i Serpeverde decidessero di non prendervi parte, per quanto la partecipazione di Lily potesse influire. Pensavano alle proprie spalle, certo, non a formare una schiera di ragazzi il cui compito sarebbe stato parare le spalle agli altri. Sicuramente non era nella loro natura. Svuotai il bicchiere che avevo di fronte con un'espressione che doveva essere lievemente affranta.

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´piccolapeste¸
» Posted on 25/2/2011, 15:50




James Sirius Potter -- Capitano della Squadra di Quiddich Grifondoro.
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Per quanto James potesse pensare a quello che stava succedendo ancora non se rendeva conto, indondo lui era nato in un periodo tremendamente tranquillo, e essendo il figlio di Harry Potter non sapeva quanto il male girava per le case o per Hogwarts, tanto meno poteva capire chi lo eserciatava, sapeva solo che i serpeverde non erano così affabili e che potevano essere un po' malvagi, ma questo si capiva. Non immaginava ciò che poteva celarsi dietro a tutto ciò, e forse non voleva immaginarlo, non voleva scoprire cose che era meglio non sapere, ma forse se questo serviva a proteggere i suoi cari, poteva farci un pensierino. Non sappiamo in realtà chi esattamente ci sia dietro. Ma stai certo, Jammy, che qualunque cosa sia è parecchio aldilà della magia di un comune studente. Lui annuii, fissandolo. Questo era certo: ciò che accadeva ad Hogwarts era opera di qualcuno davvero molto potente. É per questo che ti ho detto di venire. Naturalmente sai anche che noi dell'Ordine.. lui abbassò la voce e James fu costretto ad avvicinarsi per sentire meglio, Ted non voleva sbandierare tutto a tutti, giustamente. Ci stiamo muovendo per scoprire chi ci sia dietro. Ma abbiamo bisogno che tu ci aiuti radunando un.. gruppetto di nostalgici ecco. Hai presente il vecchio ES, no? A james quasi tremevano le gambe, nessuno gli aveva fatto mai un proposta del genere, e quasi si sentiva a disagio, con troppa importanza. Sì. poi disse, con decisione. Ad Hogwarts, giusto? ne avrebbe parlato con Fred, sicuramente.



 
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» Posted on 27/2/2011, 11:22
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Potevo capirlo se l'approccio a tutti quegli strani avvenimenti risultasse strano agli occhi di James, ma in fondo potevo benissimo capirlo. D'altronde, eravamo nati più o meno nello stesso periodo, anche se a differenza sua io avevo potuto godere di una pace ancor più assoluta di quella che aveva vissuto lui fino a quel momento. Io e i Weasley più grandi, per certi versi, eravamo stati più fortunati di tutti i Potter messi assieme e dei due Weasley più piccoli. L'approccio alle cose, dunque, era anche ovvio che ce lo dovessimo aspettare ben differente. Certo non ci si poteva aspettare che fossimo tutti pronti in prima linea dopo anni ed anni di pace, io stesso avrei avuto qualche riserva. In realtà, credevo che la proposta di riaprire l'ES potesse costarmi il collo, dubitavo che Molly Weasley avrebbe reagito con calma alla decisione di tirare fuori quella vecchia questione risalente addirittura al 1996.
« So che ti chiedo moltissimo, e neanche vorrei. Sapessi le minacce che mi aspetto da tua nonna.. » lasciai scorrere un po' la tensione, in modo che almeno anche lui si sciogliesse, non volevo certo che rimanesse sulle spine. « Ma devo chiedertelo perché sei il più adatto tra tutti. Albus non parliamone. Lily? No, non è adatta. Tu, invece, che conosci molta gente, sei benvoluto e abbastanza famoso, puoi riuscire a riunire un bel gruppo di persone per fare in modo di 'istruirli' alla maniera di tuo padre. » silenzio. La barista arrivò con la Burrobirra per James e un'altra acquaviola per me; non appena tornò al bancone, tornai a guardare James con un pizzico di preoccupazione.

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