Rosalie, Rosie Weasley.
Gryffindor, quinto anno.
Mi stavano venendo i rimorsi di coscienza, che dannazione stavo facendo? Era meglio tornare a leggere il libro. O direttamente prendere la scopa e usciremene di li in volo. Ma non potevo farlo, chi lo sentiva poi mio cugino che urlava a destra e a manca "Come hai potuto nascondermi il fatto che sapevi volare, Strega!" e da li sarebbe partita una discussione chilometrica sul perchè e il per come io non gli avevo detto le mie solite due motivazioni che mi servivano a contenermi sempre. In pubblico e non, tranne con Psy e Al si intende. Loro erano gli unici con cui mi lasciavo andare ralmente, a proposito.. dovevo parlare con Al, oh si. Non lo sentivo da due giorni, e si, lo ammetto, era vero il fatto che fossimo praticamente pappa e ciccia e senza l'uno l'altro era un po' perso e che ormai dipendevo praticamente da lui; ma non era neppure colpa mia, eravamo cugini diamine che potete pretendere da me! Lo stesso rapporto avevo con Psy, con quelle poche persone con cui mi aprivo di più, diamine, avevo un rapporto quasi maniacale. Avevo sempre paura di poterle perdere, che mi potessero paragonare ai miei genitori o qualcos'altro. Guardai un secondo Scorpius e in quel momento capì. Lo stavo guardando come ci guardavano sempre tutti ogni qual volta passavamo per i corridoi, e non andava bene. Se il padre aveva sbagliato, forse non era detto che lui avrebbe fatto la stessa fine del padre.
Forse perchè ho quasi tutte O e poi perchè sono un Leader nato. mormorò sbrigativo, annuii sovrappensiero. Non per dargli ragione ma per evitare una discussione, io avevo tutte E ed ero Prefetto Gryffindor.. e non abusavo del mio potere.
Si che ne abusi, Rose. Vai a zonzo di sera dicendo che perlustri quando invece vuoi solo camminare, suvvia non fare l'ipocrita.. Taci coscienza. Bevve un'altro poco di Vodka e mi guardò divertito, arcuai un sopracciglio sospetta. Oh oh. Qui le cose non sarebbero andate per il verso giusto.
Ne vuoi un pò oppure credi di svenire solo con l'odore? Appunto. Gli piaceva provocarmi, e dovevo ammetterlo, mi piaceva anche a me farlo. Anche perchè ormai in cinque anni i nostri insulti non erano più insulti ma modi per salutarci. Non credo che un suo insulto possa ancora ferirmi, credo. Afferrai la bottiglia di scatto, presa dalla solita forza orgogliosa che si impossessava del mio corpo quando venivo sfidata e mi girai verso di lui sorridendo appena.
Malfoy, non sono così casta come tutti credono. mormorai bevendo dalla bottiglia, non ero abituata al contatto rapido con quel liquido, ma, per la prima volta, l'impatto fu dolce e mi riscaldò il petto e la gola. Posai la bottiglia di nuovo fra le sue mani e sorrisi appena poggiandomi con la testa sulla panca, non facendo caso al fatto che avevo lasciato le gambe dalla sua parte. L'alcool lo reggevo, fino al secondo bicchiere si intende, poi andavo in scioltezza perenne fino al giorno dopo e facevo le cose che mai avrei osato fare da sobria. Ad esempio, una volta avevo baciato un tipo che non conoscevo sotto effetto dell'alcool. Mi avevano anche fotografato le mie compagne, che sera fu quella.